Storia da un Busker (Italiano)
 
Fin da bambino, ho sempre amato suonare ma ero anche convinto che non sarei mai diventato un musicista di professione sicuro del fatto che, facendolo per denaro, sarebbe finito il divertimento ( e tutti noi sappiamo quanti musicisti sono peccatori in questo! ). Tutto accadde cosi’ velocemente che un giorno dissi : "oh !@#$&*?!! Troppo tardi!!” Questo e’ quello che successe…..
 
Sono nato a Detroit ma mi trasferii’ a Chicago all’eta’ di 5 anni. Uno dei piu’ vivi ricordi della mia infanzia e´ quando mia nonna mi porto’ ad una fiera contadina nel Michigan: li’ vidi un ragazzo suonare musica country usando vari strumenti: suonava una chitarra con le mani e contemporaneamente ne suonava un’altra con i piedi usando anche una concertina che teneva tra le gambe.
All’eta’ di 13 anni, mi innamorai del contrabasso e mi unii’ all’orchestra della scuola. Non sono mai stato interessato ad imparare a leggere la musica. Mentre la banda suonava tutti I classici brani che ogni banda esegue, io , in sottofondo, suonavo sommessamente Money dei Pink Floyd ( usando gli stessi accordi della banda). Una volta, nel bel mezzo di una recista scolastica, proprio nel momento culminante musicale, avanzai al centro del palco con il mio basso (…anzi…era quello della scuola) ed improvvisai un pezzo che fu come un pugno d’energia musicale. After that they only trusted me with a fiberglass fiddle. Subito dopo, comprai uno schifoso basso elettrico e mi uni’ all’unica band che mi avrebbe mai accettato, un complesso heavy metal di nome “ Mudslides” (nessuna foto disponibile).
 
Dopo il liceo, frequentai l’Istituo d’Arte di Chicago dove studiai Film ed Animazione e Tecnica del Suono.
Li’, insieme ad alcuni amici dell’Alabama, del Vermot e della Florida, formai una band di nome “the Gerards”. Suonavamo la nostra musica, un rock-country melodico, in vari locali di Chicago. Tutti I membri della band erano seriamente impegnati nel migliorarsi e nel proseguire la carriera musicale. Io, invece, ero seriamente convinto di non voler diventare un musicista di professione. Venti di tempesta si annunciavano….io avevo sete di conoscere il mondo e “The Gerards.” volevano l’affidabilita’ di un bassista .
 
..cosi’…. Partii’per l’Europa con un banjo di $ 10, acquistato al mercato di Maxwell Street
( per chi non lo conoscesse, e’ il mercato dove Jhon Lee Hooker si esibisce in strada nel film “ The Blues Brothers”. Questo mercato e’ stato per me fonte di forti ispirazioni. Il sindaco Richrd Daley e l’universita’ dell’Illinois di Chicago hanno rovinato e distrutto la tradizione di questo mercato; spero che questo mio appunto non venga dimenticato durante il prossimo appuntamento elettorale!).
 
Avevo sempre suonato per strada a Chicago, ma lo avevo fatto piu’ per esperienza che per denaro. Non mi piace ammeterlo, ma i miei amici concittadini non sono cosi’ famosi per la generosita’ che concedono all’arte di strada. Cosi’ lasciai gli Usa per il mio breve viaggio in Europa. Viaggiavo di notte sui treni per vedere le citta’ di cui avevo studiato a scuola. Presto mi resi conto che potevo prolungare il mio viaggio grazie ai soldi che riuscivo a guadagnarmi suonando per strada: infatti stavo guadagnando la stessa cifra del mio stipendio di Chicago ( non che fossi troppo ricco a Chicago!!)
 
Fu proprio in quel periodo che capii’. Il suonare per strada era diventato un lavoro a tempo pieno e, non avendo nessun interesse nel tornare a lavorare in un ufficio, decisi di continuare ad esibirmi per strada concentrandomi solo su questo e rendendolo il mio mezzo di sostentamento. Concentrai tutte le mie energie sui miei spettacoli e molte volte venivo ricompensato anche con applausi e ottime ospitalita’. La gente mi chiede spesso cos’e’ che fa decidere ad una persona di suonare per strada? La mia risposta e’ lunga e complessa, come e’ complesso questo sito (…anzi…lo e’ di piu’!!)
 
Tentero’ di sintetizzarla in questo modo: non c’e’ nulla di piu’ forte di creare un feeling, un pubblico ed un applauso dal nulla: la scelta del luogo e l’organizzazione improvvisita di uno spettacolo in un contesto cittadino, creando in esso, un’alternativa alla quotidianeta’ rumorosa, stressante ed inquinata delle grandi citta’.
 
Dopo l’esperienza con i Greasy Pigs ( vedi spazio dedicato a questa band) mi unii’ ad un fantastico gruppo inglese di Brighton di musica Klezmer : “ Tragic Roundabout”(oserei dire che il loro modo di suonare il klezmer fosse molto punk, ma sarebbe un giudizio troppo personale!!). le loro esibizioni erano adrenaliniche e selvagge! Erano giovani e vivevano l’arte di strada con un forte spirito libero, il piu’ forte che avessi mai incontrato, ma il loro vivere si dimostro’ troppo duro per me. Dopo una breve esperienza musicale itinerante con loro, la violinista (Fiona Barrow) ed io, lasciammo il gruppo e formammo I “Fiasco di Casino”un duetto composto da violino e basso (tea-box bass).
(questo e' il loro sito. )
 
Da quel periodo in poi, inizio’ per me un lungo periodo di “jamming” con vari musicisti in svariati luoghi, mentre perfezionavo l’idea di uomo orchestra.
Iniziai esibendomi con la tea-box , suonando questo rudimentale basso e cantando. Fu proprio in quel periodo che indirizza le mie idee verso un tipo di spettacolo in cui la creativita’ e il gioco si unissero con la musica, prendendo spunto da un musicista che ho sempre amato:Spike Jones. (vedi spazio a lui dedicato).
 
Dopo essere stato in Turchia e aver studiato la musica locale, ebbi l’ispirazione per la creazione dello Stranierophono. Con questo strumento, totalmente ideato e costruito da me medesimo, iniziai ad esibirmi a molti festival e locali vari, come uomo orchestra.
In quel periodo, partecipai a svariati programmi televisivi tra cui “Solletico” una delle piu’ popolari trasmissioni televisive italiane per bambini.
 
Lo Stranierofono rimane ancora oggi il mio strumento preferito , ma, essendo estremamente fragile e richiedendo costantemente manutenzione, diventa troppo poco affidabile per la vita di un musicista di strada. Per questo motivo, sviluppai l’idea di creare un nuovo strumento.
Questa volta mi ispirai al piu’ classico e tradizionale strumento usato degli uomini-orchestra:
Una batteria completa sulle spalle ed insieme a molte personalizzazioni, nacque il Bordellophono.
 
Il Bordellofono e’ uno strumento che suscita grande successo e divertimento tra il pubblico ed e’ anche meno fragile dello stranierofono. E’ uno strumento adatto alla mobilita’ e mi ha consentito di sviluppare un tipo di spettacolo itinerante, adatto anche quando le esigenze di strada non consentano una lunga sosta in un solo luogo. Questo particolare diventa estremamente utile in situazioni dove l’arte di strada non venga particolarmente tollerata e venga giudicata solo come un disturbo della quiete pubblica: si evita di discutere con commercianti e forze dell’ordine
 
Durante il 1999, mi trasferii’ a Napoli ( la mia citta’ preferita) ed oltre ad esibirmi nel centro della citta’, lavorai come musicista in uno spettacolo teatrale diretto dal regista Davide Iodice, “La Tempesta” di W. Shakespeare. La co-produzione di due associazioni culturali: la C.R.T di Milano e Libera Mente di Napoli. La compagnia era formata da attori molto differenti fra loro sia di eta’ sia dalla provenienza artistica: alcuni avevano esperienze piu’ classiche di teatro, dal varieta’ all’avanspettacolo; I piu’ giovani invece avevano alle spalle esperienze di lavori teatrali sperimentali. Lo show ebbe molto successo e si guadagno’ il premio UBU 1999.

Lasciai Napoli e l’Italia per tornare negli USA, a Chicago. Li’ ricominciai a studiare scoprendo il potenziale che il digitale poteva offrirmi. Studiai i nuovi programmi di grafica per animazione ed effetti speciali, programmi per la creazionie di siti web e programmi per tecnici del suono. Iniziai presto a lavorare con associazioni culturali, organizzando corsi di video animazione in varie scuole pubbliche di Chicago, realizzando cartoni animati per canali televisivi via cavo e collaborando in spettacoli teatrali e televisivi con la Pros art Studio. Tuttavia, non abbandonai la mia passione musicale esibendomi in molti festivals e organizzando corsi per bambini di progettazzione e costruzione di rudimentali strumenti musicali.  

 

©2009 StranieroVision
 
 
Storia dello Straniero
da 1987